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fearless'.
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Le strade di Nocturn Alley erano scure nonostante fosse primo pomeriggio. Tra tutte le personalità che possiamo ritrovare in questo quartiere oscuro e malfamato, ce n'è una che spicca al nostro sguardo. Ha una camicia chiara sotto un lungo cappotto scuro, pantaloni eleganti e scarpe laccate. La bacchetta spuntava appena dal taschino interno del pastrano mentre camminava addossato al muro. Che persona strana penserete voi e tutti quelli che lo guardavano, anche per poco, erano del vostro stesso pensiero. Come mai una persona così ben vestita e così curata dovrebbe essere proprio in questo posto? Come mai da dove guardiamo noi non scorgiamo il suo volto o non capiamo cosa stia bisbigliando? Non perché siamo lontani. Alainn Smith conosceva benissimo la sua situazione. Aveva deciso di unirsi agli auror per mostrare a tutti quei bulli che lo prendevano in giro che in realtà lui non era solo un buono a nulla affine con le arti oscure. Non era mai stato intelligente come un corvonero o coraggioso come un grifondoro però era sempre stato sincero in tutto, come un bravo tassorosso. Ma allora perché non dedicarsi a qualcosa di più tranquillo? No, nessuno avrebbe mai più riso di lui, non lo avrebbero più preso in giro per la sua abilità di oscuromante. Avrebbero taciuto tutti, le risate non l'avrebbero più inseguito nei suoi incubi più oscuri a ricordargli che era sempre stato un buono a nulla. Mentre camminava lungo la parete, le punte delle dita sfioravano appena la pietra fredda e scura delle mura, la sentiva graffiargli i polpastrelli ma non gli interessava perché loro gli stavano parlando. Quel luogo era ricco di spiriti, entità che continuavano a sussurrargli cose parlando l'una sull'altra in modo che lui capisse solo qualche stralcio dei discorsi infiniti che volevano intrattenere con lui all'interno della sua testa. Poi si fermò. I suoi grandi occhi chiari incontrarono quelli di un uomo appoggiato alla parete con la schiena e la pianta del piede destro. Il suo volto era lercio come se non si fosse mai lavato in vita sua, i denti storti sembravano essere stati rosicchiati da un topo. Gli sorrideva leccandosi quello che rimaneva della sua dentatura. Ares sobbalzò appena per poi coprirsi il volto come poteva e staccarsi dal muro. Mise le mani in tasca e continuò a camminare. I fantasmi ora tacevano. Non avevano più niente da dirgli. E lo facevano sentire dannatamente solo.
Edited by fearless' - 6/2/2018, 20:45. -
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Un'indagine piuttosto personale lo portava ormai da qualche mese a visitare quella via oscura; era da più di un anno che lui, assieme a un altro mago e a un'altra strega, era stato maledetto. Ancora gli erano poco chiari gli effetti del maleficio che aveva subito; sapeva solo che era diventato insensibile nei confronti del tocco dei fantasmi e che i Non-Esseri provocavano in lui un terrore che egli stesso riteneva folle. Come poteva un banale Molliccio metterlo a disagio? Esso era solo un'entità che aveva imparato a fronteggiare al terzo anno dei suoi studi magici. Aveva ricorso ai mezzi di ricerca tradizionali ed ancora brancolava nel buio. Egli sperava dunque che Notturn Alley avrebbe potuto offrirgli le risposte che cercava. Purtroppo, almeno per quella volta, il suo tentativo fu un buco nell'acqua.
Il commesso di Magie Sinister quando Fred gli chiese se avesse letture su Entità Oscure e Non-Esseri gli portò volumi che lui aveva già consultato nella Biblioteca Magna.
« Non cercavo questi, ma la ringrazio ugualmente. » Frederick uscì da quel negozio sovrappensiero. Era convinto che la sua faccia pulita e i suoi modi di fare gentili ed educati avessero fatto intimidire Sinister, facendogli sospettare che fosse del Ministero, e per questo gli aveva mostrato solo oggetti "convenzionali".
"Oppure neanche qui si trovano le risposte che sto cercando." Quel Pensiero sconfortante distrasse lo Spezzaincantesimi e... si scontrò con un suo quasi coetaneo? No.
Quando uno era distratto, si trovava nel posto più malfamato di Londra e si comportava da ingenuo, poteva solo fare gli incontri sbagliati!
« Guardala! Quando mi sei venuto addosso, mi hai rotto la bacchetta, figlio di un Troll! Per comprarmene un'altra ci spenderò Sette Galeni d'Oro! » Un mago vestito come un barbone stava mostrando la sua bacchetta magica spezzata a Spicer, il quale sembrava tutto meno che dispiaciuto.
« Non ho sentito il legno spezzarsi. Mi spiace se l'ho urtata, signore, ma quella era rotta già da prima. » Fred tentò di fare qualche passo indietro.
« Mi stai prendendo per un'idiota?! » Il mago con cui il Ministeriale stava discutendo, alzava sempre di più la voce e agitava con veemenza la bacchetta monca.
« Senta, io ho da fare... » Frederick, dopo aver detto quelle parole, tentò di evitarlo, ma quel truffatore continuava a cercare di bloccare il suo cammino, spostandosi dinanzi a lui.
Che servisse un bel distintivo per far cessare quella pantomima?. -
Rain*.
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Edited by Freddie' - 30/3/2018, 11:01. -
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Il malvivente, sentendosi stringere la spalla, si voltò di lato pronto a reagire e ad allontanare malamente chi aveva osato intromettersi nel suo tentativo di raggiro, ma i suoi occhi porcini notarono fin da subito che chi aveva di lato aveva già la bacchetta magica sguainata e che al contrario della sua essa era in perfette condizioni.
Frederick assistette a quella scena senza dire una parola e osservò quel sub-umano che finora l'aveva importunato deglutire per il nervosismo.
"E io che pensavo di risolverla a parole..." Ma quelli a cui parlavano - doveva ricordarsi - erano maghi reietti ed emarginati. Loro le parole non le capivano. Solo la minaccia palese era alla loro portata.
« Va tutto a posto! Spostati! » Burbero quello straccione si divincolò con uno scossone di spalle dalla presa di Russell e, dopo aver rivolto uno sguardo inferocito allo Spezzaincantesimi, si voltò e cominciò a camminare per quei vicoli bui, diretto chissà-dove.
Frederick seguì il mago che aveva tentato di fregarlo con lo sguardo. Non appena fu lontano, guardò chi non era rimasto indifferente in quella strada malfamata.
« Ti ringrazio. » Chinò leggermente il capo, rivolgendosi allo sconosciuto che aveva avuto la prontezza di aiutarlo.
Istintivamente gli venne da presentarsi, ma la ragione, in fretta, si fece largo e gli disse: "A Notturn Alley non ci si fanno gli amici."
Istinto di sopravvivenza e prudenza erano ben radicate nello Spezzaincantesimi. Egli doveva mediare con se stesso.
« Piacere di conoscerti... mi chiamo Frederick. » La mano era tesa in avanti per farsela stringere, ma il tono della sua voce, inevitabilmente, lasciava trapelare il suo imbarazzo e i suoi timori.
Rapidamente aveva scelto di non rivelare il suo cognome, come faceva di solito quando conosceva qualcuno. Non voleva dire già così tanto di sé a uno sconosciuto che non esitava a tirar fuori la sua bacchetta per quei vicoli tetri.
« Posso fare qualcosa per sdebitarmi? » Gli avrebbe chiesto, se quella civile stretta di mano fosse stata ricambiata.. -
Rain*.
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Edited by Rain* - 30/3/2018, 18:39. -
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« E ci avrei impiegato più tempo ad allontanarlo. » Quella precisazione era veritiera. Spicer non avrebbe sguainato la bacchetta così in fretta poiché temeva che un malvivente di quel tipo fosse tanto disperato da provocare gli altri solo per ricevere un Incantesimo in pieno petto e portare la questione alle autorità per farci qualche soldo.
Non sottovalutare neppure uno scarafaggio, finché non lo aveva completamente analizzato, era una peculiarità di Fred e nasceva dalla sua mal celata insicurezza.
Il mago che aveva dinanzi si presentò a lui. Diceva di chiamarsi Ray e sembrava un tipo abbastanza alla mano.
Lo Spezzaincantesimi mentalmente tirò un sospiro di sollievo; le persone poco inclini a spiccicare parola lo mettevano un po' in difficoltà almeno all'inizio... poi in qualche modo se la cavava sempre: se loro continuavano a non volersi aprire, lui si sarebbe semplicemente dedicato a una delle sue attività preferite: parlare di sé.
« Non ti sbagli. Se posso, la evito. » Confermò al suo interlocutore, quando questi gli disse che aveva avuto l'impressione di vederlo come un pesce fuori dall'acqua.
Fred ridacchiò quando Ray, continuando ad atteggiarsi a eroe, gli chiese di raccontargli cosa lo avesse spinto a frequentare un posto tanto malfamato.
Lo Spezzaincantesimi non desiderava dirgli la verità, eppure, al tempo stesso, gli dispiaceva liquidare una persona che lo aveva aiutato con una banale frase algida, come (ad esempio) "questioni personali".
« Ho avuto un problema con il Re delle Zucche. Lui si è offeso e mi ha maledetto. » Non c'era modo migliore per mistificare un'informazione reale se non farla passare come uno scherzo e questo Frederick, usando un tono della voce estremamente scherzoso, aveva appena fatto; aveva banalizzato una situazione incerta e angosciante che viveva da anni, rendendola quasi una barzelletta.
« In definitiva... cerco (senza successo) una Contromaledizione. » Diede un'alzata di spalle e poi si massaggiò il collo con le mani.
A volte, sognava la notte di morire bruciato, come quasi gli era successo la notte di Halloween 2016 a causa di Jack, un Non-Essere a cui lui aveva dato diversi nomignoli, quasi per tentare di esorcizzare la paura che ancora sapeva evocare in lui.
« Il mio salvataggio, invece, da cosa ti ha distolto? » Gli chiese, cercando di far mantenere lo stravagante clima giocoso a quella conversazione.. -
Rain*.
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« Hai studiato a Durmstrang? » Gli chiese sorpreso.
L'Istituto di magia del Nord Eurorpa aveva la brutta fama di aver forgiato le menti di maghi oscuri come Igor Karkaroff o come Gellert Grindelwald. Ultimamente, però, si stava riabilitando parecchio grazie ad altri suoi ex-studenti come il bulgaro Viktor Krum e Fred, che era stato Serpeverde, Casata che aveva accolto altrettanti stregoni votati alle Arti Oscure, di certo non poteva possedere pregiudizi simili.
« Non hai l'accento di quelli che hanno frequentato quell'Istituto. » Osservò lui, colpito dalla parlata fluente di chi aveva dinanzi.
Ray poi gli rispose che si era recato a Notturn Alley per fare compere. Fred stentava a immaginare cosa potesse interessare di un posto del genere a un mago così alla mano. La loro conversazione scherzosa comunque continuò e lo Spezzaincantesimi non poté fare a meno di sorridere per tutto il tempo per i bizzarri consigli che gli stava dando.
« E se la chiromante avesse qualche verruca sulla mano? E se fosse una mitomane priva di alcun talento? E se mi ritrovassi alla fine della seduta con una disgustosa escrescenza su un dito, meno Galeoni in saccoccia e comunque maledetto? » Gli chiese, fingendosi preoccupato e ansioso per quegli improbabili imprevisti (lui non si sarebbe mai rivolto a un Veggente, anche se a Hogwarts aveva seguito Divinazione fino alla conclusione del quinto anno).
« Sai che il tuo consiglio mi farebbe rimpiangere di non essermi lasciato derubare dal barbone di prima? Almeno lui le verruche non me le avrebbe attaccate. » Gli fece un occhiolino e incrociò le braccia in attesa della sua folle replica.
Quella effettivamente era una gara a chi riusciva a fingersi il più strambo.. -
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Frederick non era certo che quel mago quasi coetaneo avesse dissipato l'illusione scherzosa creata dalle sue risate, ma quando quello gli offrì il suo aiuto, nonostante continuasse a sorridergli, a Spicer parve più serio e questo, inspiegabilmente, un po' lo spaventò. Non gli andava di sentirsi di nuovo "esposto"; l'incontro e la conoscenza con Timothy Dirac, un Obliviatore del Ministero, lo avevano fatto sembrare un ingenuo numero uno e non voleva ripetersi.
« Sei davvero gentile a offrirmi il tuo aiuto, ma non so neppure che cosa fai nella vita... » Si grattò dietro la nuca. Le Maledizioni non erano un argomento semplice da trattare; a lui serviva uno specialista e come rifiutava il consiglio di recarsi da una chiromante, così metteva in dubbio che un mago dalle potenzialità ignote potesse essere d'aiuto.
Si rese, però, conto che anche lui all'altro non aveva detto un bel niente di sé. Cercò di rimediare subito:
« Io sono uno Spezzaincantesimi per... » S'interruppe.
Con espressione guardinga, mosse la testa in tutte le direzioni. Gli si fece vicino e gli sussurrò: « ... per il Ministero della Magia. »
Notturn Alley non doveva essere sottovalutata. Quel luogo di lavoro molti lì l'avrebbero mal visto.
« Conosci una taverna o un posto da queste parti dove possiamo sederci per parlare con più tranquillità? » Gli chiese.
Ancora Frederick non era intenzionato a rendergli tutto più chiaro. Desiderava, al tempo stesso, continuare conoscere Ray perché gli aveva fatto davvero un'ottima prima impressione.. -
Rain*.
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-Destino-.
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[La Ruolata continua QUI]
Ares Ignotus Smith: + 1 px
Frederick Spicer: + 5 px
Russell Macmillan: + 5 px.