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Poppy Price.
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Poppy era strana. Da un paio di giorni, sembrava non voler alzare la testa dai libri. La si trovava sempre su di una panchina in cortile o sul divanetto in sala comune a spulciare le informazioni sui grandi tomi presi in prestito in giro. Era strano perché Poppy non studiava mai, soprattutto mai con quell'interesse. Il professor Crane era riuscito a risvegliare in lei qualcosa di più degli ormoni adolescenziali, facendola appassionare a qualcosa per la prima volta da tanto tempo.
Stava camminando con Lucas per raggiungere il campo da Quidditch. Era felice, non lo si vedeva solo nella sua espressione allegra, ma anche per il suo passo svelto e, a tratti, saltellante. Il sole era alto in cielo e sebbene fosse pieno inverno, non faceva poi così freddo. Indossava un maglione giallo ed un paio di pantaloni stretti a vita alta, infilati in un paio di anfibi bassi. Il cappotto appoggiato sulle spalle e la sciarpa con i colori della casa, lasciata sciolta intorno al collo. Tra le braccia teneva un enorme libro dalla copertina rigida con su il titolo " i segreti di Hogwarts"
Per la maggior parte parlava di cose inutili, nozioni che non gli interessavano affatto, ma tra un aneddoto ed un altro, aveva trovato qualche informazione che poteva essere utile al suo scopo.
Doveva stringere gli occhi ed aggrottare le sopracciglia per guardare Lucas senza essere infastidita dal sole
Sono quasi certa di trovarlo Era eccitata per quella scoperta. Non sapeva se davvero sotto le tribune sarebbe riuscita a trovare quella sala segreta, ma valeva la pena tentare. Lucas era un cercatore, un ottimo giocatore di Quidditch e sicuramente aveva passato più tempo di lei in quel campo. Per quanto riguardava Poppy, non era proprio portata per quello sport. La annoiava anche andare a vedere le partite della squadra della sua stessa casa. Da poco, ci andava solo per sostenere Lucas.
Secondo un certo.. Aprì a circa metà libro leggendo al volo qualche riga. Poppy sui libri era una visione più unica che rara ...Hugh Tyllon, ci dovrebbe essere una stanza segreta sotto la tribuna dei Grifondoro. Sotto una sorta di rosone con i colori della casa. Ma non credo che sarà facile raggiungerla... il libro non ne parla. -
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Lucas e Poppy passavano molto tempo insieme ormai, come amici ovviamente, ma c’era qualcosa di non detto tra loro, una tensione nuova ed elettrizzante che si percepiva tra i silenzi ed i sorrisi che si scambiavano troppo spesso.
Non era ben chiaro nemmeno per loro probabilmente, ma c’era qualcosa di più del semplice piacere di condivider del tempo con un’amica, anche se della stessa casa ed indole.
Poppy aveva condiviso con lui questo nuovo ed appassionante stimolo che il Professor Crane le aveva instillato da qualche settimana e Lucas era estremamente desideroso di aiutarla, sia per facilitare la sua ricerca ma anche perché come lei sentiva chiamare un richiamo ancestrale, che parlava di misteri, scoperte e curiosità infinita.
Mi sembra di esserci passato un casino di volte li sotto Poppy
Lo aveva fatto davvero, volando ovviamente
Anche se forse senza scopa è diverso, magari troviamo qualche segno strano Ma questo tizio l’ha trovata o millanta solo di averlo fatto?
Sorrise divertito, gli piaceva stuzzicare Poppy in ciò che amava, punzecchiando l’amica in qualcosa che le stava a cuore, ma sotto sotto anche lui desiderava ardentemente di fare propri segreti e misteri di quella scuola.
Però i posti cosi assurdi potrebbero essere i migliori dove nascondere un segreto. Tutta quella gente stipata sopra e ZaC! Sotto una stanza segreta, magari meravigliosa come quella delle necessità, o semplicemente lo sgabuzzino dei panni sporchi, ma segreta e quindi incredibile!
Gli si illuminarono gli occhi dalla gioia, Hogwarts aveva da sempre significato gioia e vita, la storia dietro ogni anfratto, i segreti che si celavano in ogni dove ed ora, finalmente ,poteva iniziare ad esplorarne una parte.
Ma Lucas non si limitò a pensare a quello, la sua mente già fantasticava
Dovremmo trovarne più di tutti nella storia, essere i due esploratori più prolifici di Hogwarts! Scriveremo anche noi un saggio che gli studenti nel futuro potranno leggere: Una tal Poppy Price ed il suo affascinante amico Lucas Le Monde, hanno trovato una stanza segreta nei bagni delle Corvonero! Pensate, Lucas Le Monde, il bellissimo Grifondoro, mentre cercava si è imbattuto in una serie di splendide fanciulle semi nude, che per la Gioia di farsi veder cosi da lui, hanno involontariamente mostrato il passaggio
Si mise a ridere, mentre i suoi occhi si illuminarono ancora di più mentre si tuffavano inavvertitamente in quelli della compagna, restando in silenzio qualche istante, con un sorriso felice sul volto
E tutti si chiederanno; Wow questo LeMonde deve esser stato incredibile, ma come avrà fatto la signorina Price a resistergli?
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Poppy Price.
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Alzò le spalle ala domanda dell'amico. Qui dice di sì. A quanto pare l'ha trovata, ma non ne ho trovato riferimenti da nessuna altra parte. L'unico modo per scoprirlo è andare a vedere. Quella ricerca sui segreti di Hogwarts era diventata un'ossessione per lei, e stava trascinando con se il suo compagno Lucas. Lo aveva convinto a seguirla con la scusa che se il Professor Crane l'avesse vista gironzolare insieme a lui, non avrebbe pensato che gli stesse disubbidendo. Ma era solo una scusa e il biondo grifondoro lo sapeva bene, dato che niente sembrava spaventare la piccola Poppy.
Dopo il ballo, le cose tra di loro erano un po' cambiate. Non solo stavano quasi tutto il tempo insieme, ma c'era qualcosa di più nei loro sguardi, che prima non notavano. Invece quel Jim Manisudate aveva cominciato ad ignorarli ed evitarli ogni volta che li trovava nella sala comune. Sembrava essere diventato un fantasma e tutti i suoi compagni le avevano chiesto di andarsi a scusare con lui.
Poppy ovviamente, aveva riso ad ogni richiesta.
Alle battute di Lucas, lei cominciò a ridere, fermandosi appena fuori val base degli spalti. Si avvicinò a Lucas con un grande sorriso e rispose
Che fantasia Lucas Disse poi spingendo il grosso libro contro il suo petto per poi lasciarglielo tra le mani. Lei non chiedeva, imponeva.
Infatti non so per quanto tempo ancora riuscirò a resisterti Gli fece l'occhiolino e poi lo superò per andare sotto la struttura in legno. I colori dei Grifondoro splendevano orgogliosi sotto il sole, in alto ai bordi del campo, mentre alla base degli spalti, l'ombra nascondeva un prato meno curato ed un'aria più fredda. Guardando in alto, solo legno intrecciato ed infinito, in basso, la terra con qualche sprazzo di erba. Non sapeva bene cosa cercare, ma secondo il libro dovevano essere vicini.
Spero che sia un posto carino e non un ripostiglio puzzolente. Così quando le vostre noiose partite di Quidditch andranno per le lunghe, potrei svignarmela per un po' qua sotto. Niente le impediva di non presenziare alle partite dei Grifondoro, ma da quando era diventata amica di Lucas, aveva sentito il bisogno di dovergli dare il suo supporto, lasciandolo nei loro spogliatoi prima dell'inizio della partita, e tornando con lui al castello alla fine. Non si congratulava quasi mai, non perché non fosse bravo, ma perché non seguiva minimamente il gioco. Solo quando udiva il nome del suo amico dal cronista, seguito dalla frase "ha preso il boccino", lei si riattivava e correva fuori dagli spalti per andare fuori gli spogliatoi. Più che altro, riusciva a lamentarsi del tempo che gli ci voleva per chiudere la partita.. -
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Dopo il ballo del ceppo, i due non avevano smesso un secondo di stare insieme, punzecchiandosi continuamente, mascherando sottili verità sotto pesanti strati di scherzi e battute, ma probabilmente entrambi sapevano che tra le pieghe di quei comportamenti, era iniziato a nascere qualcosa.
Lucas sorrise all’amica, stringendo tra le mani il libro senza però rispondere, forse per paura di venir nuovamente schernito, ma probabilmente per volersi gustare quella piccola frase, nella speranza che contenesse un barlume di verità.
Si mossero insieme verso gli spalti, mentre Lucas inspirò a pieni polmoni il profumo del prato, quel campo da gioco che aveva ormai battuto tante di quelle volte.
Sapeva che l’amica odiava il quidditch, ritenendolo uno sport noioso ed inutile, motivo per il quale la sua costante presenza alle partite, non faceva che renderlo sempre più felice.
Una volta potremmo guardar una partita insieme, almeno se capissi qualcosa di più del gioco, potresti anche appassionarti
Le sorrise, consapevole del fatto che in realtà la cosa non gli interessava, perchè tutto ciò che contava era che lei fosse sempre li.
Ma capisco che è qualcosa di troppo limitato per un cervello pieno di caccole di troll come il tuo
Le toccò la fronte con l’indice, avvicinandosi di molto al suo viso, quasi a poterne contare ogni singola lentiggine presente su esso, una particolarità del suo volto che aveva imparato ad amare.
Si staccò velocemente da lei, giusto il tempo di scambiarsi un’occhiata rapida ma profonda, tanto da far nascere un brivido che percorse il suo corpo fin alle bionde punte dei suoi capelli.
Quando arrivarono al luogo indicato dal libro, Lucas iniziò a guardarsi intorno spaesato
Non so come possano funzionare queste cose, con la stanza delle necessita era tutto più semplice, ma qui?
Si mise una mano sul mento, cercando di concentrarsi su una zona tanto conosciuta quanto ora dannatamente estranea.
Il libro dice qualcosa di specifico o si limita ad indirizzarci qui?
Era li non solo per aiutare Poppy e passar del tempo con lei, perché quel tipo di ricerca era da sempre stato fuoco per il cuore curioso di un vero Grifondoro ed ora, facilitato dalla presenza della ragazza, la cosa si era fatta doppiamente interessante.
Lumos!
La bacchetta del Grifondoro si illuminò immediatamente e fu puntata contro lo stemma, in cerca di indizi o segnali che potessero aiutarli
Per non perderci nulla
Sorrise
Inoltre la mia bellezza in questo modo risulta ancora più dirompente e potrebbe essere uno stimolo in più per te, cara Poppy
L’espressione felice rimase sul suo volto, mentre il ragazzo si mise a cercare con ancora più attenzione. -
Poppy Price.
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Alla sua battuta si girò verso di lui Ah ah ah. Sì certo, guarda che capisco il gioco, non capisco perché alla gente piace guardarlo. Si lagnò in sua direzione prima di seguirlo verso lo stemma. La luce della bacchetta del ragazzo le diede fastidio agli occhi.
Gli anni prima, se non era per offenderlo, Poppy non parlava con Lucas, tantomeno con Hope, quindi non sapeva il motivo per cui lui aveva il bisogno di andare nella stanza delle necessità. Appoggiò una mano sulla spalla del ragazzo mentre l'altra sfiorava le linee del simbolo della loro casa.
Ma che ci andavi a fare poi?
Sembrava quasi attaccarlo. Il suo tono era severo, come se andare lì fosse pericoloso. Poppy non lo sapeva, ma in qualche modo era gelosa del rapporto che Lucas aveva con la Serpeverde. I sentimenti per lui erano passati dall'indifferenza, per diventare odio, trasformarsi in tolleranza e poi amicizia. Ma qualcosa in lei stava mutando ancora, provando attrazione per il suo compagno di scuola. Eppure lei sembrava voler contrastare quei sentimenti con tutta se stessa, dicendosi che quelle battutine, quegli sguardi e quelle carezze, non significavano nulla.
Io non ci sono mai entrata nella stanza va-e-vieni Borbottò infine lasciando la spalla dell'amico.
Quando Lucas portò l'attenzione su se stesso facendole notare quanto bello sia sotto la luce della sua bacchetta, Poppy rise dandogli una leggerissima spinta sul petto Dai, così mi distrai Fece divertita per poi tornare verso quello stemma, con il sorriso sulle labbra. Lucas sapeva sempre come farla sorridere.
Sembrava impossibile che una stanza potesse nascondersi lì sotto, ma Poppy ci sperava proprio tanto. Anche lei sembrava voler usare la magia per avere un aiuto. Il primo istinto fu quello di far esplodere lo stemma, ma le parole del Professor Crane le rimbombavano nella testa. Niente esplosioni. Prese la bacchetta e guardò Lucas, puntandola a terra, sotto i suoi piedi
Spostati. Scaviamo Diede lui il tempo di fermarla. Per quanto folle potesse essere Poppy, sapeva che probabilmente quella ricerca non avrebbe portato a nulla, soprattutto a nulla di buono. Ma non voleva darsi per vinta, se non avesse provato a scavare, ci avrebbe pensato per tutto il giorno.. -
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Era davvero piacevole passar del tempo con lei, per quanto difficile potesse risultare quel binomio emozionale, tra il volerla baciare e quello di continuare a scherzare con lei, perché Poppy Price sembrava fargli quell’effetto.
Quando tirò in ballo nuovamente la camera dei segreti, una parte del Grifondoro andò in difficoltà: le esperienze vissute con Hope erano state uniche, lei era stata la prima sua vera fidanzata, il suo primo bacio e la sua prima delusione.
Quando gli aveva comunicato che sarebbe partita per la Francia, Lucas si sentì mancare la terra sotto i piedi e ben poco erano servite le vacanze estive, passate in compagnia della famiglia che non aveva fatto altro che mettergli continua pressione addosso.
L’inizio dell’anno era andato meglio, perchè con l’avvicinamento di Poppy, le attenzioni di Lucas erano state catapultate altrove, ma ora una parte di quei ricordi tornava a fargli visita.
Avrebbe voluto nuovamente scherzare, sfruttando l’occasione per fare ingelosire Poppy, o per vantarsi delle sue esperienze, ma qualcosa lo sembrò fermare, come rendendosi conto che cosi facendo non avrebbe portato nessun avvicinamento con la sua compagna, anzi.
Alzò le spalle, cercando di evitare direttamente l’argomento
Ci passavamo il tempo, sai per star un po insieme
Fece silenzio per qualche istante
Lei era serpeverde, le sue compagne mi odiavano e mi odiano anche oggi, quindi ci serviva un posto neutro per poter… ecco… stare insieme no?
Sorrise imbarazzato, cercando di cambiare subito la direzione del suo sguardo, concentrandosi sullo stemma e su ciò che poteva nascondersi dietro di esso.
Ma qualcosa lo attirò nuovamente a lei, senza sapere se fosse il caso di esporsi in quel modo ma allo stesso tempo totalmente disinteressato dal fare “la cosa giusta”, perché Lucas Le Monde era sempre stato un ragazzo estremamente spontaneo, forse troppo.
Mi piacerebbe avere un posto tutto nostro
Sorrise ancora, con quella sua espressione maliziosa che non faceva capire se stava dicendo la verità o una divertente menzogna, ma i suoi occhi in quel momento parlavano per lui
Poi sai, mica posso farmi veder troppo con te, poi Jim potrebbe maledirmi davvero!
Allentò ancora la tensione, sempre per quella dannata difficoltà ad accorgersi che per entrambi stava mutando quel loro rapporto e che da semplici compagni, stava nascendo qualcosa di più sottile ed adulto.
Con Hope era stato diverso, più facile perché nato in un momento diverso, ma Poppy era diventata sua amica e certe sfumature sono difficili da comprendere a quell’età, anche per Lucas Le Monde.
Ma con cosa vuoi scavare? Io non conosco nessun incantesimo utile! Però ho qualche asso nella manica..
Le fece l’occhiolino, maledicendosi per quel gesto stupido, ma allo stesso tempo sorridendo da solo per una mossa finalmente da lui, stupida, avventata ma calzante.. -
Poppy Price.
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Alzò le mani e le agitò come se avesse paura, ma il suo volto era rimasto impassibile aaa che paura Jim mi odia Gli fece il verso per poi buttarsi a terra stremata. L'argomento Hope non era dei suoi preferiti e riusciva a cambiarle l'umore in brevissimo tempo. Anche lei aveva avuto delle storielle, ma nessuna era durata più di un mese. Perlopiù Poppy aveva la fama di quella che ti prende e ti butta via quando meno gli fai comodo. Per passare il tempo, per farsi corteggiare, ma al momento dei fatti, si tirava indietro. In effetti, non era mai stata in intimità con nessuno, ma questo faceva bene a tenerselo per se.
Ti vergogni di me Prefetto ammettilo. Per questo mi aiuti a cercare le sale nascoste, perché ti piaccio e non puoi fare a meno di girarmi intorno Di sicuro Poppy non te le mandava a dire le cose. Ma poi gli altri parlano e parlano e parlano... Appoggiò la testa a terra e si distese come se fosse su un letto. Gli occhi dritti in alto, verso le travi che costituivano gli spalti.
Era plateale. Chiunque sano di mente la avrebbe lasciata a se stessa. I compagni lo avevano capito, la maggiorate dei professori lo aveva scoperto e Lucas doveva esserne certo. Eppure era ancora lì con lei. Lo apprezzava, ma non lo ringraziava mai.
Alzò la testa per guardarlo mentre le faceva l'occhiolino. Lei un incantesimo per scavare lo conosceva, ma non lo aveva mai usato. Lucas era Prefetto da così poco che lo avrebbe di certo messo nei guai se non fosse riuscita a controllare quell'incantesimo. Anche quella limitazione le aveva dato sui nervi. Lasciò cadere la testa indietro, tornando completamente sdraiata. Pesante, come se fosse troppo stanca per muoversi di li.
Dal nulla tornò sull'argomento ballo, come se lui potesse seguire il filo logico dei suoi pensieri.
Poi Jim voleva solo portarmi a letto. Non gli frega niente di me. Gli importa solo che gli abbiamo fatto fare la figura del cretino davanti a tutti
Poppy sapeva delle voci che giravo su di lei. Che era una facile, che flirtava con tutti e che le piacevano quelli più grandi. Beh di tutto, solo l'ultima era vera, anche se Lucas la stava facendo ricredere.
Allungò un braccio in alto, come se si aspettasse che lui la aiutasse a tirarsi su, ma se Lucas le avesse offerto aiuto, lei lo avrebbe tirato giù a terra addosso a lei
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Lucas sorrise quando Poppy si gettò a terra in una delle sue scene un po teatrali, era folle ma non cosi tanto come voleva mostrare, anche se quel lato più intimo del suo carattere doveva ancora capirlo a fondo, fermo a pochi centimetri oltre la superficie che lei voleva far vedere al mondo, ma tutto ciò che lui poteva raggiungere gli piaceva.
Cosa vuoi che mi freghi di quello che pensano gli altri
Alzò le spalle, con un’espressione divertita sul viso, osservando dall’alto la sua amica coricata a terra, accarezzata dal sole e sostenuta dal morbido prato del campo di Quidditch, avvolta dal verde profumo della terra, più bella che mai.
E’ vero che mi piaci Poppy
Nonostante il sorriso, non vi era nessuna ironia nella sua voce, ma un’innocente sincerità data dal momento e dal carattere naturalmente spontaneo del grifondoro, che mai si sarebbe preoccupato di dire ciò che pensava, soprattutto in occasioni come quella, avendo ormai superato quel tipo di blocco l’anno precedente.
Mi piaci molto
Si sentì subito meglio ad essersi liberato da quella verità, che lentamente iniziò a diramarsi per tutto il suo corpo, come sottili e splendidi rampicanti, abbracciandolo in tutto il loro morbido calore.
Quando gli protese le mani per farsi aiutare a rialzarsi, Lucas le prese con leggerezza, rimanendo ancora rapito dal momento precedente, un errore che gli costò caro.
Con uno rapido e forte strattone, Poppy lo tirò a se, facendolo volare a terra sopra di lei, ma solo grazie ai suoi riflessi allenati dal Quidditch potè evitare di schiacciare l’amica, poggiando i gomiti a terra e restando ad un centimetro dal suo corpo, con le labbra che quasi erano pronte a sfiorarsi.
Lucas poteva sentire il calore della sua pelle riscaldata dal pallido sole invernale, mentre il suo viso veniva avvolto dal profumo dei suoi capelli e dal sapore lontano della sua bocca.
Deglutì in silenzio, in un momento che sembrò durare in eterno, bloccati in quel limbo nel quale si erano già ritrovati al Ballo del Ceppo e che ora si riproponeva con maggiore insistenza, come se il destino avere voluto nuovamente metterli alla prova, spingendoli l’uno contro l’altro.
Le sorrise ancora, in quell’attimo che stava per interrompersi, come un ultimo saluto prima di compiere il passo che forse anche lui sentiva di dover fare da tempo, non per dar retta a quel destino furbo e malizioso, ma per suo umano volere.
Bastò un centimetro e le loro labbra si incontrarono per la prima volta.. -
Poppy Price.
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Quando Lucas cadde su di lei senza però schiacciarla, Poppy rimase immobile con le braccia aperte a terra e gli occhi fissi in quelli di lui. Era quasi abituata a quella vicinanza, non credeva di piacere davvero così tanto a Lucas, lui scherzava sempre e, anche quando le faceva degli apprezzamenti o la guardava come se la volesse mangiare, Poppy non sapeva se prenderlo sul serio oppure no.
Ma quella volta c'era qualcosa di diverso. Lucas sembrava farsi sempre più vicino. Poteva sentire il cuore del grifondoro aumentare di battiti e notare il dilatarsi delle sue pupille. Lucas Sussurrò appena prima che le loro labbra si incontrarono per la prima volta. Così dolce e tanto delicato, come un primo bacio.
Non chiuse gli occhi, o almeno non subito. Lo guardava cercando di metterlo a fuoco da così vicino. Sentiva il suo respiro ed suo stesso battito. Il cuore andava così veloce e forte che poteva contarne i battiti direttamente dalle orecchie. Le era già capitato di baciare altri ragazzi, ma nessuno aveva scatenato in lei quei sentimenti così forti. Non poteva essere l'ennesimo scherzo di Lucas, nemmeno lui avrebbe giocato così con l'amore.
Alzò le mani, portandole sul petto dell'amico per poi spingerlo via con forza e buttarlo a terra di fianco a lei. Poppy era violenta con lui. lo pistava, anche se sapeva che non gli faceva nessun danno, quindi quando lo fece sdraiare, salì su di lui mettendosi seduta sulla sua pancia. Le mani appoggiate al centro del suo petto e la schiena curva per poterlo guardare in faccia. I capelli ondeggiavano intorno al suo viso, carezzandole le guance. Sorrideva.
Che fai? giochi con il fuoco? Sei coraggioso Lucas, un vero Grifondoro
Quella posizione era del tutto sconveniente, ma non c'era nessuno lì con loro per poterli giudicare. Era come se quella stanza segreta l'avessero appena trovata e ci fossero finiti dentro con quell'unico casto bacio. Che cosa erano diventati? una coppia?
Poppy non ne avrebbe mai parlato. Non voleva perdere il suo compagno di giochi per avere in cambio un fidanzato potenzialmente geloso e per di più un Prefetto che poteva anche diventare una palla al piede. I sentimenti che stavano crescendo dentro di lei andavano in contrasto con la sua personalità. Legarsi ad una persona portava debolezza e dal non temere nulla, avrebbe temuto di perderlo. La voglia di stare insieme era più forte della sua personalità forte ed indipendente? Oltre al fatto che Poppy era folle e avrebbe di certo fatto impazzire quel povero ragazzo.
Quel bacio poteva significare tutto, come poteva non significare nulla. Era solo un bacio, forse Lucas la vedeva solo così.
Poppy si chinò ancora per avvicinare il suo viso a quello del compagno, sfiorando il suo naso con il suo e mantenendo gli occhi verdi puntati su di lui. Era una sfida. La avrebbe baciata ancora? Poppy sorrideva, divertita.
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Accolse il suo bacio con dolcezza, i suoi occhi brillarono della stessa luce di quelli di Lucas, ma in un attimo la stessa luce si trasformò in quella malizia che ne contraddistingueva la quotidianità, ribaltando la situazione per catapultarsi sopra di lui.
Se all'inizio quella spinta subita risuonò nella sua mente come un rifiuto, tutto si trasformò in un gioco al quale voleva partecipare, ma le domande iniziarono a vorticare anche nella sua testa, si stava solo divertendo Poppy o anche lei aveva percepito un cambiamento nel rapporto tra loro? Non c'era paura nella mente del Grifondoro, ma nei rapporti era sempre più pericoloso rischiare e lui non voleva permettersi di perdere una persona che sentiva finalmente cosi affine.
Oltre ad Elijah che era il suo migliore amico, Lucas nutriva affetto per molti altri compagni, ma quello era tutto un altro discorso ovviamente, con la relazione avuta con Hope, il suo mondo era cambiato di colpo, nuove emozioni e desideri avevano preso a vorticare in tutto il suo corpo e quella era diventata una priorità silente della sua vita.
Averla sopra di se in quel mondo, non fece altro che accendere quegli istinti che sentiva scoppiare nel petto e poco importava in quel momento se i suoi gesti avrebbero potuto rovinare l'amicizia che si era creata tra loro, perchè Lucas desiderava solo una cosa in quel momento: baciarla.
Lei gli si avvicinò ancora, giocando con lui come era solita fare, stuzzicandolo come in un loro gioco, ma questa volta la posta era ben altra e Lucas, da giocatore e coraggioso Grifondoro, sapeva bene quando è il momento di entrare in gioco.
Una mano si posò sulla nuca della ragazza, spingendola a se per baciarla di nuovo, senza aggiungere altro, mentre i suoi occhi rimasero aperti per qualche istante, incontrando i suoi in un turbinio di luci ed emozioni, prima di chiuderli e godersi quel momento.
Quando le loro labbra si tuffarono le une sulle altre e le loro lingue iniziarono a danzare come al ritmo della più passionale delle canzoni, Lucas iniziò ad abbandonarsi a quel momento di intimità, scatenando desideri sfrenati, ancora sconosciuti per un ragazzino della sua età, che sapeva però capire l'importanza di un bacio come quello.
Voleva che fosse sua?
Non poteva bastargli un'amicizia ma come avrebbe potuto parlar con Poppy di quella cosa? Lei che aveva sempre fatto della più libera indipendenza uno stendardo, ma come avrebbe potuto accontentarsi di qualcosa di così superficiale e timoroso di qualche bacio rubato?
Aprì gli occhi, staccandosi da lei e sorridendo nuovamente, perchè i giochi non erano ancora finiti.
Con uno scatto la rispinse a terra, catapultandosi nuovamente su di lei, come in un altro round di quella lotta di istinti, passioni e ruoli, ritrovandosi a guardarla a pochi centimetri, respirando il suo profumo e godendosi il tiepido rossore della sua pelle sferzata dal freddo dell'inverno.
Te l'avevo detto il primo giorno di Hogwarts che con me non avresti dovuto scherzare Poppy
A quei tempi erano solo due bambini, che sul treno per la scuola, il loro primo giorno in assoluto, avevano subito battibeccato per la scelta del posto, riservandosi frasi che ora prendevano tutto un altro significato.
In quell'occasione Poppy gli rifilò uno schiaffo che gli lasciò il segno per qualche giorno, uno smacco che si portò dietro per diverso tempo
Ora tocca a me lasciarti qualcosa
Si chinò su di lei, avvicinandosi al suo collo caldo, baciandola e mordicchiandola, per poi ritrovarsi a succhiare la sua pelle, in una pratica molto usata dai ragazzini, quasi a voler segnare il territorio e mostrare un legame che le parole ed altri gesti non avrebbero potuto o voluto fare.
Perchè anche se una parte di lui non voleva ammetterlo, non si sarebbe di certo accontentato di una semplice amicizia.. -
Poppy Price.
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Eh sì, Lucas era cotto. La aveva baciata di nuovo e, anche se nella sua testa si diceva di smetterla e di allontanarlo, non poteva fare altro che continuare a stargli attaccata. Si ritrovò di nuovo con la schiena sul freddo prato e mentre lui le baciava il collo, Poppy non poteva non scoppiare in una risata dettata da quel fastidioso solletico che soffriva ad ogni tocco sul suo collo. Ma le piaceva, fin troppo. Cominciava a sentire caldo ed aveva la pelle d'oca. Sentiva un trasporto esagerato verso quel ragazzo, molto più di quanto potesse mai credere. In quel momento non sapeva nemmeno più perché si trovavano lì.
La situazione stava per sfuggire loro di mano e Poppy doveva fare qualcosa per calmare, almeno un po', gli ormoni del Grifondoro. Lucas Lo chiamò mentre le sue mani premevano sulle sue spalle per farlo staccare dal suo collo. Che voleva fare lasciarle i segni sul collo che non poteva coprire con i capelli per quanto erano corti? Su quella pelle così chiara, bastava veramente poco per lasciarle un segno evidente. Non mi fare i succhiotti sul collo, è troppo visibile. Cercò di guardarlo in volto, senza riuscire di smettere di sorridere. Aveva iniziato l'anno sperando di finirlo il prima possibile, ma lì, con Lucas, sperava che quel momento non finisse mai.
Chiuse gli occhi per il sole, e tutto il resto, tutti gli altri sensi si impegnarono il doppio per poter percepire il mondo esterno. Le sue mani erano appoggiate sugli addominali del compagno, nemmeno lei se ne era accorta, ma il Quidditch faceva miracoli sul corpo di un ragazzo così giocane. Il profumo che tanto adorava, ormai si era mischiato al suo, poteva sentirlo anche direttamente dai suoi vestiti e la cosa le piaceva. Avrebbe voluto tenere quel loro piccolo amore solo per se. Per i momenti in cui si trovavano da soli, senza doverlo dire a nessuno e senza che nessuno potesse mai intromettersi tra di loro.
Mi piacerebbe avere un posto tutto nostro
Erano le stesse parole che lui aveva rivolto a lei poco prima. Un posto dove poter stare così
Il sorriso andò via dal suo viso ed i suoi occhi si aprirono cercando quelli del compagno. Avrebbe dovuto trovare una sala segreta al più presto e renderla loro, un luogo solo loro dove poter essere sinceri e mantenere la loro relazione al sicuro.
Veri GrifondoroPoppy & Lucas |
